martedì 29 aprile 2008

Stanca,
piegata dalla tua assenza
e sopraffatta dal peso di schegge cardiache
ed edera nutrita,
torno al mio letto
salutando vaga
la curiosità altrui..

Anestesia,
anestesia..
Anestesia per addormentarmi,
per scordarmi d'esser qui,
per non accorgermi
d'aver nuovamente "perso casa"..

Sopravvive il corpo
e crolla lo spirito..
Cervello in fuga
e occhi chiusi con violenza
per non vedere la solitudine al mio fianco..

Consumare le tue canzoni
per far rivivere la tua voce,
per privarmi della possibilità di dimenticare,
per trattenere brandelli d'anima...

..E non son più tanto sicura
d'esser forte,
come posso considerarmi tale
se basta un treno che si allontana
a spezzarmi le ginocchia,
a togliermi stabilità e terra sotto ai piedi
facendomi smarrire
in un universo
privo di coordinate e punti di riferimento?

Perdere e veder partire un treno
per prenderne subito un altro,
per tornare tra mura silenziose
e abbracci teatrali..
per incontrarsi e scontrarsi
con sguardi privi di passione
e rimpianger il tuo farmi sentir preda..

..E non è giusto sai?!
con te e per te
piango sempre..
Stringendo il Sig. P. e parlando con Amarino,
il delfino strano,
rosa,
il delfino d'aria,
senza mare..

Amarino che invoglio al cielo,
che trascino verso il suolo,
che illudo di libertà..

Amarino
e la speranza che continui a volare,
che non muoia come i fiori,
che fragili per distanza,
han lasciato spegnersi
anche l'ultimo petalo..

Poi guardo il mio braccio,
le impronte di spina di rosa tra le dita,
i lividi..
e se a te dispiace a me non basta,
ne voglio ancora,
profondi,
inguaribili,
inestinguibili..

Trafiggimi,
trafiggimi ancora,
perché voglio essere,
perché con te sento di poterlo fare..
e non importa se son solo cinque giorni,
per quel che mi riguarda,
sarà sempre il 30..

..e so di avertelo già detto,
ma non immagini neppure
quanto io mi senta fortunata
d'averti conosciuto,
a poter passar del tempo con te..

Sei l'ortica
che punge i miei piedi scalzi..
mi costringi alla vita..

Grazie d'esserci,
ti voglio bene,
dolorosamente
bene
.

domenica 20 aprile 2008


Mi sento impotente di fronte all'inevitabile,

non so come "rendertela facile",
come rimediare..
Mi spiace,

ma non posso
e non voglio astenermi
dal seguire ciò che reputo giusto...
Sorry,
non hai più armi,
la tua voce non trafigge più...

N
n c'è materia ke ci lega,nn c'è mai stata..
solo memoria,argento e note..

I ricordi sn d'entrambi e così spero resteranno,
l'anello è mio,
come mia è la scelta
ke lo riguarda..
la canzone,invece,è sempre stata "tua"..ti rendo le sue parole
sperando k'esse smettano d'infrangersi sul tuo viso...




"Ancora un giorno di te"

Quando mi sfidi ho un temporale dentro
Quando discuti ti ucciderei

Ma se sorridi è trasparente il fondo
E si apre il mondo in me

Io voglio stare con te nel tempo che avrò
Di tante gocce farò un oceano

Ancora un giorno di te
Per dirti che mi salderò la tua pelle sull’ anima

E questo vuoto che c’è lo riempirò

Le nostre cose più belle non le perderò

Quando ti penso mi manca il tuo sorriso
Ed il buon senso va in cenere

Poi ti disegno faccio a memoria il viso

Ma non somiglia a te

Io voglio stare con te nel tempo che avrò
Di tante gocce farò un oceano

Ancora un giorno di te
Per dirti che non puoi sparare sul fuoco per spegnerlo

Mi devi un giorno di te ti piaccia o no

La sola cosa in cui credo non la perderò

Tu pensaci se vuoi
Ma se amarti è solo una mia idea

La difenderò

Ancora un giorno di te
Per dirti che mi salderò la tua pelle sull’ anima

E questo vuoto che c’è lo riempirò

La sola cosa in cui credo non la perderò

Mi devi un giorno di te ti piaccia o no
La sola cosa in cui credo non la perderò

giovedì 17 aprile 2008


"Conversazioni.."

"...l'altro giorno mi son resa conto che i suoi genitori potrebbero esser miei figli...non so perché,ma li vedevo quasi come miei coetanei...se ci rifletto capisco che non è così...è una sensazione strana
..."

"..probabilmente xkè,magari solo in parte,a livello inconscio,te se senti un poco mia mamma.."

"...si...sarà per questo motivo...sei un po' come la figlia che non ho mai avuto..."

"..sempre ditto..sn più fia tua ke de tu' fia!
..

...

lunedì 14 aprile 2008


"Noir"


..E mi ritrovo così a pensare alla mia fine,
a sognarmi scomposta e macchiata,
ad immaginare orrore sul mio viso..
a bramare testimonianza d'irrimediabile frangibilità..
Rovinata, persa, caduta..
desiderabile reietta creatura..


Errore e marchio ardente,
la freccia e il cappio
di chi merita pena ed abbandono..
il logorìo e il consumarsi marcio delle piaghe,
il fluido malsano che infetta
ingannando e tradendo
l'ingenuità del puerile

ed inesperto candore..

Da vertebre impazzite
e psichiche fusioni disorientate

nel smarrito piacere
di un istante di perdizione

sgorgano strazianti afoni lamenti,
mentre sguardi arroganti
donano taciti consigli d'imprudenza...

Precipitare e lasciarsi inghiottire
dalla generosità del catrame,
attratti da voce melliflua e seducente..
scoprirsi nel suo viscido calore
angeli dotati di nobile luce
e corrotto reo splendore..



sabato 12 aprile 2008


"SU"


Su,salire in alto,
sfidare il cielo.
Interrogarlo,
domande
spuntate nel giorno disperato
di chi innocente lo aveva invocato,
invano.
Su più in alto,
con la rabbia dei perché,
dei dove sei,
dei come hai potuto farci questo,
senza speranza di confronto,
di buone scoperte.
Su,
sfondarlo il cielo,
provocarlo con
nuova torre,
progetto non di lingue confuse,
ma di proposito di dolore sparso.
Su,
per gridargli in faccia
la nostra indisponibilità
ad essere figli traditi :
non ti importa che moriamo?
Dormi sulle tragedie degli uomini?
Su,
salire fino ai piedi del suo trono,
col coraggio delle nostre paure,
le speranze dei disperati.
Su,
per guardarti in faccia,
scoprire finalmente il tuo volto
e commuoverci delle tue lacrime.

( Gennaro Matino "Avverbi in preghiera" )

martedì 8 aprile 2008


..Temo di poterti perdere,

di vederti cader ed andar via..
non voglio allontanarti,
sciogliere dalle mie dita
la vita scoperta,
costruita
ed assemblata con sogni e fatica
assieme a te..
Tutto quello che ho,
che abbiamo..
i nostri anni insieme,
le nostre lacrime..
il tuo amore ed il mio inganno..

..La tua cicatrice..
Sul petto
..Le mie smagliature..

..Pensavo d'amarti..
ma adesso ho la certezza
d'essermi solo illusa..

Vorrei tu mi mancassi,

vorrei sentir il bisogno di vederti,
di parlar con te
come ho sempre fatto..
Vorrei mentir a me stessa..

Il tempo,
l'attesa,
la rabbia e la dolcezza..
i miei No,
il mio scacciarti
e negarmi..
le tue suppliche
ed il tuo coraggio..

..tutto ciò che non ti ho mai concesso
e la gioia nel tuo sguardo
quando,
dopo due mesi,
hai potuto sfiorar il mio viso,
accarezzar i miei capelli
e percepir il calore della mia pelle
amando il mio collo..

..Il mio affetto
nel ferirti,
la mia risata nel tuo silenzio..

..L'anello che porto
e che non ho mai tolto..
la fede che non ci lega,
che non mi lega..
che testimonia la mia voglia di libertà..

..Cinque anni,
cinque anni e quando c'incontriamo
non ti abbraccio nemmeno,
ti guardo e ti saluto
quasi fredda..

..per avermi devi assassinar le stelle
e spegnere il cielo
senza certezza
di speranza..

..Abbatti ostacoli
senza pietà,
ma il gioco
nasce dalle mie labbra
ed i miei regali
fioriscono e si consumano
in pochi istanti..
come i tuoi occhi verdi
da me animati
prima di vederti morire
...

venerdì 4 aprile 2008


..Gli occhi
vetro bagnato
attraverso il quale ora vedo il mondo..
..tra queste mura son indigena forestiera
..qui
nessuno sembra capire..


..N. ascolta ed io

in una cucina buia
comincio a dubitare dell'efficacia delle mie parole..

..Ma nel mio ritmico silenzio ti posso sentire..
..è calda la mia Mano
ed ho
le ossa ancora doloranti..
..la tua forza contro il mio respiro..
..lo sterno che s'infrange..
..ed il tuo sguardo come gravità
come riflesso mutabile di ciò che ti arde dentro..
..Fissarti tra imbarazzo e sfacciataggine

ascoltare la tua voce
vederti emerger dalla tua stessa pelle
per fonderti con musica e parole..
..osservar rapita fili di tensione..
..Ma odio le tue unghie corte
che graffian poco
che non lascian solchi da seguire..

..perché tutto
sembra incredibile immaginazione..
..perché non so come mi "devo" sentire..
..perché rido e mi racchiudo cercando di svanire..
..scomposta

smembrata..
..mi muovo senza suono
guardando l'ombra del mio spettro..
..come l'inconsistente fantasma ai piedi del tuo letto..
..Che adesso forse un po' quasi mi piaccio..
..anche se tendenzialmente non mi sopporto..
..chitarra VS piano..
..nel momento meno opportuno..
..anche se ripensandoci
alla fine non era poi così male..

..la forza degli strumenti racchiusa nelle dita..
..quasi poesia..
..ma hai ragione tu..
..son strana
capirmi è
sintomo di pazzia..

..Mi manchi "brutto scemo"..
..la valigia non l'ho ancora svuotata..
..chissà quando troverò il "coraggio" per farlo
per rimproverar me stessa
d'aver preso il treno giusto..

..il treno sbagliato..
..quello in direzione opposta alla mia volontà..