domenica 27 luglio 2008

Mi chiami,
mi telefoni,mi scrivi,
ma io con te non voglio più parlare,
non m'interessa,
non più...
non c'eri quando avevo bisogno di te
e adesso è troppo tardi
per le tue premure,
non posson che soffocarmi...
non avverto neppure
la mancanza della tua voce...
lasciami stare...

Lo so,
non è colpa tua,
probabilmente,
ma la mia rabbia non demorde,
il rancore si lascia alimentare
ed io ho intenzione di fargli consumar
tutta la mia indignazione...

Mi hai lasciata sola,
ad affogare,
ad agonizzare e poi morire;
hai permesso alla tua serena felicità
d'inghiott
ir il mio ricordo...
in nome dell'amicizia in cui credo
non ti posso perdonare...

"Come stai?come va?"
"Bene..Male..grazie.."

Bene e male
e non ho voglia di parlare,
nient'altro da dirti
nè te
mpo da dedicarti,
non ora almeno;
per
come sto dentro,
per come mi hai fatta sentire,
sinceramente,
della tua presenza,
al momento,
non me ne frega niente...

Parti,
parti pure,
vattene lontano,
'tanto,
anche se tu fossi qui,
non susciteresti in me che disprezzo
ed una voglia cinica di dolore
talmente intensa
da soffocarci
torcendoci il fiato in gola...

Tornerò da te prima o poi,
ci rivedremo,
ti chiamerò io;
tu nel fratt
empo sparisci pure
dal mio cuore,
son stanca del tuo sorriso e della tua allegria,
di quei occhi vivi
che m'intossicano d'affetto...
se potessi li scioglierei n
ell'acido,
distruggerei quello sguardo
capace di violentarmi d'amore...

..Maledico il bene che ti voglio...

Buona notte Gioiello,
per te il mio tormento ed un bacio incolore.

venerdì 18 luglio 2008

lunedì 14 luglio 2008

Ci son parole ke ho scelto di nn dire,
ci son parole ke,
nonostante il loro amaro sapore,
ho deciso d'ingerire..

Le sento graffiarmi la gola,
premermi contro il palato,
tagliarmi la lingua per soffocarmi
e farmi schiudere la corona ke le tiene prigioniere..

Perkè nn le lascio viaggiare?
Perkè preferisco la bile allo zucchero?..

..perkè la loro libertà è stemma
del mio tormento,
firma del diluvio ke ha reso fango
e melma plasmabile
la mia terra..

io ke dei solchi profondi ho fatto arte
nn posso accettar
d'esser malleabile,
mi è impossibile assister impassibile
allo sciogliersi della pietra,
alla snaturazione del cristallo
nel velluto!..

..la mia confusione è tale
ke se mi venisse offerta la possibilità
di dimenticare,
lascerei fluir in me
il sibilo della tentazione..

Indigeste le mie giornate
cn il loro retrogusto d'incertezza
protette da una credenza dal vetro
opaco,
impolverato..


Il presente consuma ancora,
regala roghi,
rughe
ed espressioni..

Scendon i miei capelli
conquistando la schiena e le mani
ke le kiedon conforto,
Muta il tempo
tra fuochi alati e cavalli celesti,
Torna il mare ke m'inghiotte
nell'incompatibilità naturale
ke mi porta a sfidarlo
ancora,
mentre il mio sorriso gli promette tempesta..

Tra gli specchi ambrati gela il seme,
si anima il suo profilo d'acciaio
e scivola glorioso avvolgendo,
tra spire d'ebano piumato,
il vento mio colore..

Vorrei trovar parole per dissanguar il tuo nome..

domenica 13 luglio 2008

giovedì 10 luglio 2008

Nessun luogo è lontano
" Rae,cara!Grazie per avermi invitato per il tuo compleanno!
La tua casa è distante mille miglia dalla mia,
e io sono uno che si mette in viaggio solo quando ne vale la pena.
Ebbene,ne val propr
io la pena,
se si tratta di prender parte
alla tua festa.
Non vedo l'ora d'esser da te!
Il mio viaggio è cominciato dentro il cuore di un piccolo uccello,
un colibrì che conoscemmo insieme,
io e te,
tanto tempo fa.

Lo trovai cordiale come sempre,

anche sta volta.
E tuttavia,quando gli dissi che la piccola Rae stava crescendo
e che io stavo andando alla festa per il suo compleanno
con un regalo,
lui rimase perplesso.
Per un pezzo badammo a volare in silenzio,
e alla fine lui mi disse:


-Ci capisco ben poco,in quel che dici,
ma men che mai capisco
come mai tu ci vada,
a questa festa.

-Ma sicuro che ci vado alla festa!
[dissi io]

Cos'è ti riesce tanto difficile da capire?

Lui non rispose niente,lì per lì,
ma quando arrivammo alla casa del gufo,

mi disse:


-Può forse una distanza materiale
separaci davvero dagli amici?

Se tu desideri essere da Rae non ci sei forse già?..

-La piccola Rae sta crescendo,
e io vado alla sua festa per il suo
compleanno

con un regalo.
[dissi al gufo]

Mi parve strano dire "vado",è vero,
dopo quanto mi aveva detto il colibrì,

ma lo stesso mi espressi in quel modo,perché Gufo mi capisse.
Lui pure restò zitto per un pezzo,seguitando a volare.
Un silenzio tutt'altro che ostile.
Ma,quando mi ebbe condotto sano e salvo a casa dell'aquila,
così mi parlò:

-Ci capisco ben poco in quel che mi dici,
ma men che mai capisco perché
la chiami "piccola",la tua amica.
-Ma sicuro ch'è piccola,

[dissi]
dal momento che non è ancora grande.
Cos'è che ti riesce tanto duro da capire?

Gufo allora mi guardò,con i suoi occhi profondi color ambra,
mi sorrise e mi disse:

-Pensaci su..


-La piccola Rae sta crescendo,e io vado alla sua festa per il suo
compleanno con un regalo.

[dissi all'aquila]

Mi faceva un po' specie,veramente,dire "piccola",
dopo quanto mi avevano detto Colibrì e Gufo,
ma lo stesso mi espressi a quel modo,affinché Aquila potesse capirmi.
Insieme volammo al di sopra delle vette,a gara con i venti di montagna.
Alla fine mi disse:

-ci capisco ben poco in quel che mi dici,ma men che mai capisco
la parola "compleanno".

-Ma sicuro:compleanno!

[dissi io]
S'intende festeggiare il giorno in cui ebbe inizio la vita di Rae,
e prima del quale lei non c'era.
Cosa c'è di tanto difficile da capire,in questo?

Aquila allora incurvò le ali e,dopo una picchiata rapidissima,
atterrò con dolcezza su una roccia,nel deserto.

-Ci sarebbe stato un tempo anteriore alla nascita di Rae?
Non pensi,piuttosto,che la vita sia cominciata prima ancora
che il tempo esistesse?



-La piccola Rae sta crescendo e io vado alla sua festa per
il suo compleanno con un regalo.
[Così dissi anche a Falco].

Mi suonava un po' strano tuttavia dire "vado","piccola" e "compleanno",
dopo quanto avevo udito da Colibrì,Gufo e Aquila,tuttavia così mi espressi
perché Falco mi capisse.
Sorvolammo veloci il deserto,e alla fine lui mi disse:

-Sai,capisco ben poco di ciò che mi dici,

ma men di tutto mi spiego quel tuo
"sta crescendo".

-Ma sicuro che Rae sta crescendo.
[dissi io]
Adesso è più vicina all'età adulta e un anno più lontana dall'infanzia.
Cosa c'è di tanto arduo da capire,quanto a questo?

Falco infine atterrò su una spiaggia solitaria.

-Un anno più lontana dall'infanzia?
Non mi sembra che questo sia crescere!


Si sollevò di nuovo in volo e,di lì a poco,scomparve.

Il gabbiano,lo so,
era molto saggio.
Volando assieme a lui,riflettei bene prima di parlare e scelsi con cura le parole,
dimodochè capisse che qualcosa pur avevo imparato.

-Gabbiano
[gli dissi alla fine]
perché mi porti in volo da Rae,
quando sai che in realtà io sono già con lei?

Di là dal mare,
di là dai monti,
finalmente il gabbiano calò
e si posò sopra il tetto di casa sua.

-Perché l'importante
[mi disse]
è che tu sappia la verità.
Finché non la sai,finché non la capisci veramente,
puoi soltanto afferrare qualche stralcio,o brandello,
e non senza aiuto dall'esterno:
da macchine,uomini,uccelli.
Ma ricordati
[mi disse]
che l'essere ignota non impedisce alla verità d'esser vera.

Ciò detto scomparve.


E' venuto il momento di aprire il regalo.
I regali di latta e lustrini si sciupano subito,e via.
Io invece ho un regalo migliore,per te.
E' un anello,da metterti al dito.
E brilla d'una luce tutta sua.
Nessuno può portartelo via;
non può essere distrutto.
Tu sei l'unica al mondo che riesca a vedere l'anello
che oggi ti dono,come io ero l'unico in grado di vederlo quand'era mio.
Questo anello ti dà un nuovo potere.
Messo al dito,potrai levarti in volo con tutti gli uccelli dell'aria,
vedere attraverso i loro occhi dorati,
palpare il vento che sfiora le loro vellutate piume,
e potrai quindi scorrere la gioia di sollevarti lassù,
in alto,
al di sopra dell mondo e di tutte le sue pene.
Potrai restarci quanto ti parrà,
su nel cielo,
al di là della notte,e oltre l'alba.
E quando avrai voglia di tornar giù di nuovo,
vedrai,
tutte le tue domande avranno risposta
e tutte le tue ansie si saranno dileguate.
Al pari d'ogni cosa che non può toccarsi con mano
o vedersi con gli occhi,il tuo dono si fa più potente
via via che lo usi.
Dapprincipio l'impiegherai solo quando sei fuori di casa,
all'aperto,
guardando l'uccello assieme a l quale voli.
Ma poi,più in là,se l'adopererai ben bene,
funzionerà
anche con quegli uccelli che non vedi;
finché t'accorgerai che non t'occorre l'anello
l'uccello per volare al di sopra delle nubi,
nel sereno.
E quando arriverà per te quel giorno,
tu dovrai a tua volta donare il tuo dono
a qualcuno che sai ne farà buon uso;
costui potrà apprendere,allora,
che le uniche cose che contano
son fatte di verità e di gioia,
e non di latta e lustrini.

Rae,questo è l'ultimo anniversario
che festeggio con te in modo speciale.
Dai nostri amici uccelli ho imparato quanto segue.

_Non posso venire da te,
perché ti sono già accanto.

_Tu non sei piccola,
perché già sei cresciuta:
sei grande e giochi con il tempo e la vita,
come tutti facciamo,per il giusto vivere.

_Tu non hai compleanno,
perché sei sempre vissuta;
non sei mai nata,e mai morirai.

_Non sei figlia di coloro che chiami mamma e papà,

bensì loro compagna d'avventure,
in viaggio alla scoperta delle cose del mondo,
per capirle.

_Ogni regalo che ti fa un amico è un augurio di felicità:

così pure questo anello.

Vola libera e felice,

al di là dei compleanni,
in un tempo senza fine,nel persempre.
Di tanto in tanto noi c'incontreremo,
questo ci piacerà,
nel bel mezzo dell'unica festa che non può mai finire. "



[ "Nessun luogo è lontano" Richard Bach ]

venerdì 4 luglio 2008

Ti ho trovato li,
solo,
immobile,
dimenticato.
C'eravamo soltanto noi,
noi ed il silenzio,
noi,
l'ombra e la luce.


Che potevo far se non coglierti?

Mi sono avvicinata piano
e ti ho sfiorato con timore..
speravo tu mi colpissi
e fuggissi lontano,
ma non ti sei mosso,
ed io non ho potuto trovar in te
il respiro che cercavo..

Ti ho preso in braccio
e ti ho stretto con l'ansia di perderti,

di farti male..
Sentivo il tuo corpo
ancora caldo
premere sul mio,
avvertivo il peso del tuo abbandono..
Cercavo di sorreggerti il capo,
di cullarti,
di trasmetterti un po' d'amore
e di conforto..
la compassione

che il tuo carnefice ti ha negato..

Mi sembrava di viaggiare
tra fusi di un tempo straniero
e nell'isolamento cui la notte ci costringeva
sentivo la pressione ed il disagio
di sguardi incorporei..
mentre divoravamo l'asfalto e la notte,
mentre cercavamo un rifugio
per il tuo riposo..
mentre il tuo sangue colava dagli occhi,

dalle orecchie
e dalla bocca
macchiando il mio grembo..

Io ti stringevo
e tu mi ricoprivi..

E' stato difficile andarmene
senza te,
affidarti alla terra,

lasciarti tra l'erba..
ma sempre meglio
del freddo marciapiede
dove ti ho trovato..
nessuno ti avrebbe portato il rispetto dovuto,
probabilmente ti avrebbero gettato via
come semplice spazzatura..

Avrei voluto tenerti con me,
accompagnarti ancora
e non averti mai incontrato..


Ho messo a lavare i Jeans e la maglietta
appesantita dal senso di colpa..
Mi sento una criminale
a cancellar i tuoi ultimi segni di vita..
scioglier via il tuo sangue,
considerarlo macchia,
vergogna,
"sporco"..
quando credo non ci sia nulla
di più nobile e puro.


..Eri così morbido ed indifeso..

Sento ancora addosso il tuo odore
e il mio pensiero è ancora al tuo fianco
per rassicurarti,
per raccontar fiabe dolci
ai tuoi sogni..

Buonanotte candore,
grida il mio nome e volerò con te..