domenica 11 maggio 2008

Ed ecco ke bussi nuovamente alla mia porta..
occhi di bambino e madre premurosa..
non fingere,non mentire,
con me non serve..
non può funzionare..
ti conosco bene,
le tue parole non mi san più stupire..
e non fissarmi inerme,
non supplicare..
non è consono al tuo ruolo,al tuo grado..
al tuo agire..
mi spiace,inutile insistere,non sei gradito..
non ti sarà concessa ospitalità..
vattene dal mio regno,
non sei il benvenuto..
Sorridi,sorridi..
gioisci pure finkè ti è dato..
saprò vincerti,
non sperar in un tuo dominio..
verrà il giorno in cui dovrai piegarti
al mio cospetto,
verrà il giorno del tuo eterno esilio..
Ti sconfiggerò
con la forza ke mi sottrai,
ti ucciderò
sorretta da ciò di cui mi privi..
La mia pelle si coprirà di squame,
le mie mani saran ornate da infetti artigli,
letale diverrà il mio morso..
Sarò falena e drago,
nuvola,
vento e serpente..
Caro Vuoto
mi farò divorare..
ti sazierò fin a lacerarti
il gonfio ventre..
poi,
libera dalle tue cure,
tornerò a volare...

1 commento:

Voxdei ha detto...

http://it.youtube.com/watch?v=_8Xd8CYBdHE

Si chiama "I don't wanna be your friend", un pezzo che racconta di chi cicatrici lungo il corpo ne porta a sufficienza...mi sorge il dubbio che si sia tutti troppo bravi a collezionare ricordi dai quali non ci si riesce a staccare, aggrappandoci a loro o, per meglio dire, permettendo loro di attaccarsi a noi.
Ciao Zoe