martedì 3 giugno 2008

"..quando guardavo queste cose,al loro interno ne vedevo altre.
Non avevo allucinazioni,anche se può sembrar il c
ontrario.
Sapevo di guardare un pavimento o una tenda.
Ma ogni motivo pareva contenere raffigurazioni potenziali che,in uno spiegamento vertiginoso,avevano un guizzo di vita.
Poteva essere una foresta,uno stormo di uccelli,la foto di classe della seconda elementare.
E invece no:era un tappeto,o quello che era,ma le improvvise apparizioni delle altre cose che poteva essere,mi spossavano.
La realtà si faceva troppo densa...
Fu la mia disgrazia -o la mia salvezza- essere in ogni momento perfettamente consapevole che la mia percezione della realtà era falsa.
Non credevo mai a niente di ciò che vedevo o pensavo di vedere.
Non solo,capivo esattamente ogni nuova bizzarra animazione.
Adesso,mi dicevo,ti senti estraniata e diversa dagli altri ,perciò proietti il tuo disagio su di loro.
Tale lucidità mi permetteva di comportarmi normalmente,il che sollevava domande interessanti...
Il presupposto principale era questo,che qualsiasi cosa poteva essere qualcos'altro...
Devo ammetterlo,però:sapevo di non essere pazza.
Era un diverso presupposto a spostare l'ago della bilancia:l'opposizione ad oltranza.
Negare era la mia ambizione.
Il mondo,denso o vuoto che fosse,provocava in me solo negazioni...
Tutte le mie armi:fame,sete,solitudine,noia e paura,erano puntate sul mio nemico:il mondo.
Naturalmente al mondo non importava un fico di loro,e loro infastidivano me,ma dalle mie sofferenze traevo una macabra soddisfazione.
Dimostravo la mia esistenza.
Sembrava che tutta la mia integrità consistesse nel dire NO...
Perciò,l'occasione d'esser imprigionata era semplicemente troppo bella per lasciarmela scappare.
Fu un grandissimo NO:il più grande NO al di qua del suicidio.
Ragionamento perverso.
Ma dietro quella perversità sapevo di non essere pazza e che rinchiusa li,in una gabbia di matti,non mi avrebbero tenuta..."

( "La ragazza Interrotta" S.Kaysen )

2 commenti:

Pupottina ha detto...

non lo conoscevo Kaysen...
ciao e buona giornata

interessanti le tue letture

Zoe ha detto...

"A diciotto anni Susan Kaysen,dopo una sommaria visita di un medico che non aveva mai visto prima,viene spedita in una clinica psichiatrica,nota per i suoi pazienti famosi e per i suoi metodi di cura all'avanguardia.Vi passerà i due anni successivi.."

..è una storia vera..scritta da colei ke l'ha vissuta..sinceramente il libro in sè nn mi è piaciuto moltissimo..ma mi ritrovo,per certi aspetti,nella protagonista..qst parte in particolare,riportata sul blog,potrei averla scritta io...

Kissimi!...