domenica 17 maggio 2009

"Vita e Cura a Pranzo e a Cena"

Cosa sono io adesso?
Cos'è ora la mia vita?

Solo rottami,
ferraglia ruggine
e tetano per la pelle,
un mucchio di mattoni polverosi
per un castello diroccato..

Su questo paesaggio fradicio
di silenzio
scende l'ombra
di un giorno senza sole..

E poi

Capelli sugli occhi,
le mani e gli artigli sulle spalle
per trovar le ossa,
per penetrarmi,
raggiungermi,
stringermi
e proteggermi..

E' un errore la mia difesa,
non dovrei racchiudermi così,
ma il brivido che mi pervade
divora anche le lacrime,
perciò fuggo
rifugiandomi in un comodo tepore
con la scusa del codardo
e la bocca amara
di sopravvivenza..

L'inverno avanza,
ed il letargo si fa graffio sottile.....


2 commenti:

myra ha detto...

bello, e "rachiuderti" tutto il contrario, e non abbandoanre il tuo "scrivere", sai qdo uno si sente solo e sperduto, fa molto bene mettere parole, dove sia!!! ma farlo!!!
un gran bacio, myra

Zoe ha detto...

Grazie Myra,come seimpre sai dedicarmi qualche parola di conforto
mai priva della tua saggezza!
Sei davvero una splendida persona!
Un abbraccio forte!!